Forte dei Marmi: le iconiche dune e lo storico orto botanico

Forte dei Marmi e la costa Versiliese sono caratterizzate da un lembo natura straordinaria, dove si trovano le iconiche dune di sabbia. Non solo; qui è possibile ammirare anche un piccolo orto botanico che venne impiantato dall’Università di Bologna negli anni 70 del Novecento.

Si tratta di un’area protetta denominata Area Protetta d’Interesse Locale che rientra nel sistema di spazio protetto dalla Regione Toscana, nata con l’intento di studiare gli effetti che gli agenti atmosferici avevano sulla vegetazione costiera.

Ed è in questo lembo di natura straordinaria che si trova un tratto di spiaggia libera in cui sorge l’Oasi WWF.

Le dune di Forte dei Marmi, Foto Federico Neri

Un habitat che si è rivelato perfetto non solo per le specie comuni del litorale, ma anche per alcune specie endemiche rare. Come ad esempio la Verga d’oro marina (nome scientifico Solidago litoralis Savi), la Camomilla marina (ovvero l’Anthemis maritima) e la Centaurea aplolepa subciliata.

Qui crescono anche il Pancratium maritimum (Giglio di mare), il Cyperus Kalli (Zigolo delle spiagge) e altre tipiche essenze psammofile. Tra le piante arbustive, citiamo: Juniperus oxycedrus L. subsp. Macrocarpa (Ginepro coccolone secolari), la Phyllirea angustifolia L. (Ilatro sottile), il Quercus ilex L. (Leccio), Rhamnus alaternus L. (Alaterno), Cistus salvifolius L. (Cisto femmina), il Cistus incanus L. (Cisto rosso), l’Ammophila arenaria (Ammofila arenaria) e altre ancora.

Un’area formata da: Dune mobili embrionali, Dune mobili del cordone litorale, Depressioni umide interdunali, Dune dominate da piccole erbe graminoidi, Boscaglia costiera, Dune di arbusti e suffrutici. A completamento dell’ecosistema tra il mare e l’entroterra, le Dune sono caratterizzate da uno spaccato di macchia mediterranea retrodunale il “Parco Radici Mediterranee”.

Durante l’inverno tra la vegetazione si possono vedere svariate specie di volatili quale l’Emberiza cirlus (Zigolo Nero), il Chloris chloris (Verdone o verdello), il Carduelis carduelis (Cardellino) o la Sylvia antricapilla (Capinera), mentre a pochi passi dal mare il cielo diviene spazio nel quale osservare rari uccelli marini svernanti come lo Podiceps grisegena (Svasso Collorosso), il Malenitta nigra (Orchetto Marino), la Sterna sandvicensis (Beccapesci) o l’Ichthyaetus melanocephalus (Gabbiano Corallino). Le Dune rappresentano il tipico andamento della piana costiera dell’alta Toscana, per questo è oggetto di studio per giovani ricercatori e punto d’incontro per gli amanti della natura.

Un luogo dove è ancora possibile vivere l’antico paesaggio Versiliese, decantato da letterati come Eugenio Montale o Enrico Pea e dipinto da grandi artisti quali Arturo Dazzi, Carlo Carrà, Ardengo Soffici e molti altri.